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Tecnologia e ribellione
Alle porte del cosmo che stanno su in Germania
di Franco Ferramini - [seconda parte]
Nacquero nel Sud della Germania, in luoghi dove solo pochi anni prima veniva celebrato il nazismo.
Proprio dalla Baviera, la regione della Germania in cui erano viventi, ed erano ancora collocati in posti di potere quelli che solo pochi decenni prima avevano celebrato il nazismo, nacque uno dei gruppi tedeschi di quegli anni: gli 'Amon Düül'. Nati in una comune di Monaco, la loro era «musica apocalittica inzuppata nell’LSD», simbolo di un movimento giovanile che si ribellava ai nazisti, che sottotraccia imperversavano ancora nella Germania delle fine degli anni ’60. A Monaco di Baviera, e in tutto il resto della Germania i ragazzi di giorno scendevano nelle piazze contro la polizia, la sera si riunivano ad ascoltare gruppi come questo, che tanto uso faranno negli anni a venire di strumenti tecnologici.
Tanto per far capire il clima di quegli anni, citerei un’intervista della cantante di questa band, Renate Knaup, una delle prime band di Krautrock. In sostanza, lei afferma che ai tempi della comune, questa era frequentata sia dai futuri componenti della banda terroristica Baader-Mheinof, che da musicisti della nuova corrente tedesca. I primi accusavano i secondi di essere troppo 'molli' nelle loro rivendicazioni, troppo poco incisivi nella società per essere veramente rivoluzionari. Infatti, loro presero decisamente un’altra strada. La Knaup racconta che una notte, tornati dal loro ennesimo concerto, si trovarono in casa Baader, Mainhof ed Esslin, come veri e propri latitanti fuggitivi nascosti nelle loro camere da letto. Lei si arrabbiò moltissimo e li cacciò letteralmente fuori di casa. I percorsi di vita ormai si erano nettamente distinti e definiti, pur nascendo dallo stesso desiderio di ribellione verso la società tedesca di quei tempi.
Possiamo dire che gli Amon Düül non erano propriamente un gruppo di sola musica elettronica, usavano spesso strumenti tradizionali ma avevano stretti legami con un complesso che nei primi suoi due dischi userà in toto questo genere di sonorità: i Popol Vuh. I loro primi due lavori, «Affenstunde» del 1970 e «In den Garten Pharaos» del 1971 sono interamente elettronici, due lunghe suite psichedeliche, mistiche e visionarie che molto acquisiscono dai lavori di Stockhausen, certamente un non facile ascolto. Bisogna dire che i Popol Vuh, per quanto riguarda questo tipo di musica, fecero un percorso al 'contrario'. Nacquero nel 1969 con un uso molto frequente di strumenti elettronici, per poi via via incanalarsi nell’uso di strumenti più acustici. Questo gruppo, utilizzato molto dal regista Werner Herzog per le colonne sonore dei suoi film, si caratterizzerà per dischi cosmico-mistici di forte impatto emotivo. Florian Fricke, il leader, era molto amico di Herzog, si conoscevano dai tempi della scuola. Una perfetta fusione tra qualità umane e artistiche nella musica e nel cinema.
Voglio solo citare altri tre dischi di questo gruppo, forse più 'ascoltabili' rispetto ai primi due. «Hosianna Mantra», che molti ritengono il loro capolavoro, del 1972. Nel disco «Seligspruing» del 1973, invece, i Popol Vuh, si accostano ai 'Lieder' tedeschi di due secoli prima, con frasi cantate dal talismanico leader Florian Fricke che citano frasi del Vangelo. Una suggestiva glorificazione religiosa in chiave mistico-pop, elettronica e acustica. Nel 1974 seguirà «Einsjäger & Siebenjäger», quinto album. E poi ancora altri 17 album, in una carriera musicale che si concluderà nel 2001.
Al genio artistico e musicale di Edgar Froese, si dovrà invece la nascita di un gruppo tedesco molto più propriamente 'elettronico': i Tangerine Dream. Pittore, scultore e musicista, costui sarà uno dei 'corrieri cosmici' più ispirati del Krautrock. Nella musica dei Tangerine Dream l’uso di strumenti elettronici assume un aspetto assolutamente preponderante, quasi esclusivo. Diceva a proposito della sua musica «…le persone che hanno fatto parte della band vi sono entrate perché avevano una sorta di follia. Questo è quello che penso: il nostro è un genere di musica che non si può creare se si è assolutamente normali…». «Electronic meditation» del 1970 è il primo album di questo gruppo, il primo di una serie lunghissima di album che ha pochi eguali nell’ambito della storia del 'prog-rock'. La foto di copertina di quest’album rappresenta una bambola decapitata incastrata nei fili di un sintetizzatore elettronico: una foto inquietante, che però esprime pienamente il contenuto musicale dell’album: un genere di musica, come più o meno tutto il Krautrock, non esattamente 'rassicurante', che trasmette però perfettamente tutte le inquietudini della gioventù tedesca di quei tempi, che odiava la politica dei padri e, nella sua ribellione, cercava una via del tutto originale rispetto al mainstream britannico-americano.
Seguirà nel 1971 l’album «Alpha centauri» che si contende con «Affenstunde» dei Popol Vuh il primato di primo album di vera e propria 'Kosmische Musik' nella storia di questo genere. Nel 1974 i Tangerine Dream arriveranno a suonare nella cattedrale francese di Reims insieme a Nico. Evento a cui parteciparono circa seimila persone ma che portò papa Paolo VI a bandire qualsiasi esibizione di musica popolare nelle chiese cattoliche, visto il comportamento 'poco rispettoso' del pubblico presente. Roba da anni ’70, non c’è che dire. Solo la chiesa anglicana in seguito riuscì a portare ancora i Tangerine Dream in una cattedrale, quella inglese di Coventry, ma un giornale d’oltremanica il giorno dopo titolava: «Quarant’anni fa sono venuti (i tedeschi) con le bombe, oggi sono tornati coi sintetizzatori».
Sintetizzando (il termine ci sta 'a fagiolo') quella che è la storia del Krautrock, passiamo ai Kraftwerk, altro gruppo tedesco 'altamente tecnologico' ancora in attività ai giorni nostri, come i Tangerine Dream. La traduzione di Kraftwerk è 'centrale elettrica', gruppo formatosi a Dusseldorf nel 1970. Dopo qualche album e cambi di formazione nel 1974 ebbero il successo internazionale con «Autobahn», seguito nel 1975 da «Radio-activity». Nel 1977 il concept-album »Trans Europe Express». Nel 1981, durante la diffusione dei primi personal computer, l’album dal titolo, ovviamente, «Computer World». Possiamo tranquillamente considerare questa importante band come un pilastro della musica elettronica mondiale. Partiti dal minimalismo e dalla musica di Stockhausen, sono decisamente gli antesignani della 'Techno', della musica 'House', del 'Hip Hop'. Il loro stile si può definire 'Techno Pop', una musica un poco 'tosta' all’ascolto ma che ha avuto e tuttora ha schiere di estimatori in tutto il mondo. Certo, è suggestivo vederli ora nei loro spettacoli dal vivo, tutti e quattro in fila sul palco, ognuno con la sua tastiera, con voce sintetizzata e dietro immagini che scorrono su un maxischermo a commentare visivamente i brani eseguiti.
Credo che siano musiche che piacciono o non piacciono, senza mezzi termini. Altri gruppi del genere Krautrock hanno operato da fine anni Sessanta ad oggi, diversi sono ancora in attività. Una breve citazione: i 'Neu!', i 'Can', gli 'Ash Ra Tempel', i 'Faust', i 'Cluster', gli 'Harmonia', i 'Guru Guru', gli 'Eloy', i 'Cosmic Jockers' ecc. Qualche decina di gruppi, con centinaia di giovani musicisti che dopo una ventina d’anni dalla fine della Seconda Guerra mondiale e del nazismo, crearono una musica di totale rottura col passato, per affermare che la Germania e i tedeschi erano 'altro' rispetto agli orrori del nazismo. Un vento nuovo, tra senso di orgoglio tedesco, nuove sperimentazioni elettroniche, musica acustica e desiderio di bellezza cosmica. Perché in quegli anni le 'porte del cosmo' erano proprio lassù, in Germania. Intanto, in Italia, le Orme suonavano «Uno sguardo verso il cielo». La verità e la giustizia si cercavano sia in terra sia con lo sguardo rivolto verso lo spazio interstellare.