L'essere umano

di Gina Grechi

Mi sono documentata: accanto alle Sette Meraviglie del mondo antico, opere di scultura e architettura che gli antichi greci e romani scelsero come le più belle dell'umanità, ci sono altre Sette Meraviglie del mondo moderno, racchiuse in un elenco, non riconosciuto dall'UNESCO, redatto su iniziativa di una società svizzera.

Quello che mi meraviglia è che a nessun vecchio o nuovo scopritore di meraviglie, sia venuto in mente di affermare che una delle meraviglie "più meravigliose" del creato, siamo proprio noi: gli esseri umani.
Visti dall'esterno, appariamo anche piuttosto semplici (una stanghetta più o meno sottile con un rotondo in alto e quattro protuberanze ai lati, secondo il disegno di Maddalena, tre anni); ma esplorati con attenzione siamo una scioccante realtà di pensieri e organi e apparati...

Domanda: le Quattordici meraviglie della Terra avrebbero potuto esistere senza che l'uomo pensasse di costruirle e si desse da fare per trasformare un'idea maniacale in qualcosa di utile, mastodontico e tangibile come, ad esempio, la piramide di Cheope a Giza? Evidentemente no.
Va bene, lo ammetto, siamo artefici pure di grandi schifezze; ma non sto parlando di dei o extraterrestri: "sbagliare è umano"!

Nasciamo meravigliosi anche solo per il fatto di venire al mondo e, nonostante la stanghetta col rotondo e le altre quattro righe, continuiamo a diffondere meraviglia con le nostre invenzioni e la nostra capacità di stupirci. Destiamo un certo tipo di meraviglia persino quando smettiamo di essere meravigliosi e riempiamo il mondo di cose orribili.

Io sono proprio felice di essere nata essere umano. Se fossi stata un'ameba non mi sarei nemmeno posta il problema di come rendere migliore il mio futuro e quello dei miei figli; invece ho un'opportunità meravigliosa.
Siamo la prima e unica meraviglia del mondo perché senza di noi non ci sarebbe meraviglia alcuna!

 

La mia pelle. Ancora
non riesco a capire
se finisco sulla pelle
o se sulla pelle
comincio
Mi contiene
la mia pelle mi protegge ma
appena qualcosa la tocca io
sono lì sulla pelle
a sentire
Io sono dentro
chi bacia la mia pelle bacia me
Io sono fuori
se la mia pelle si ferisce io
sono ferito. Io sono dentro
sono quello che non si vede
Io sono fuori, sulla mia pelle
vado incontro al mondo

Nella mia pelle incontro te
Nella tua pelle.

Giusi Quarenghi