La magia
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Un pizzico di «mallìa»
Come acquisirla dai famigliari 'esotici'
di Gina Grechi
Provenendo da una famiglia di persone dotate di un 'certo potere', è abbastanza naturale, per me, pensare di riuscire ad usufruire di tutta una serie di incantesimi,
grazie ai quali affrontare le difficoltà della vita e i piccoli inconvenienti quotidiani... Ma partiamo dai ricordi d'infanzia: il nonno Libero, detto Strudi, sosteneva che mangiare spesso sottilette, procurasse forze soprannaturali; inoltre curava le sbucciature alle ginocchia di tutti i nipoti, con la sua saliva. Il sollievo non era immediato ma, dopo un giorno dall'applicazione, noi bambini potevamo tornare a correre come gazzelle nella prateria. La formula magica, associata al bavoso massaggio era: «Guarin guaran, guaris minga in cö, guaris duman». Inoltre spesso ci affascinava con il racconto della mummia Ozamperi, resuscitata all'interno di una piramide egizia, grazie al ritrovamento di un papiro sul quale era impressa la seguente 'nenia del risveglio': «Balabila balabula balabà, ora la mummia si risveglierà». Spesso il nonno ci portava anche ai giardinetti della biblioteca. Al centro di essi sorgeva la 'Casa Sicura', un immenso abete sotto i cui rami era possibile ricevere protezione dai malefici.
La nonna Margherita, invece, era elettrica! Ogni volta che veniva a trovarci, il papà e la mamma si lamentavano che nell'appartamento c'era troppa tensione. Io l'amavo molto e quando faceva gli gnocchi di patate sul tavolo della cucina, l'aria si riempiva di farina e Fleur de Rocaille. Il suo profumo era magico perché mi ricordava le grandi attrici di Hollywood.
La zia Mercedes, che già per il fatto di chiamarsi come un'automobile, forniva alla mia mente immagini stupefacenti, era considerata un po' come la Regina cattiva di Biancaneve. Attualmente ha quasi novant'anni ed è rimasta vedova per la terza volta. Su di lei si son sempre fatte battute infelici ma io non ho mai pensato che una donna che parlava con il Mandarino cinese (nome scientifico: Fortunella) sul terrazzo, potesse celare un cuore di ghiaccio o far fuori i propri consorti.
Infine mio cugino, di secondo o terzo grado, Luciano detto 'Tatacio'. È diventato grande cibandosi solo di salame e uova (le uova finché non ha scoperto da dove provengono). Oggi ha più di cinquant'anni, insegna tennis ed è sano come un pesce. Chissà se ha mai visto Peppa Pig!?
Con tanti familiari esotici, anch'io sono cresciuta un po' stravagante e siccome tengo molto alle tradizioni, cerco di applicare gli insegnamenti degli avi nel tran tran di tutti i giorni: medico le ginocchia dei miei figli seguendo il metodo 'Strudiano', ogni mattina sveglio mio marito imbalsamato con una 'dolce nenia' e parlo con la pianta di limoni (anche se il Mandarino cinese ha un nome scientifico molto confortante, io mi fido poco...). In attesa di diventare invisibile, mangiando sottilette, ho coniato il termine 'mallìa' che scaturisce dalla fusione di magia e follia, due condimenti molto simili che aggiungono alla mia esistenza sale, pepe, curcuma, coda di rospo, forfora di canguro, unghie di drago, respiro di scarafaggio, polvere di stelle e, naturalmente, olio extravergine di oliva!