Quel profumo che pervade la mente

di Andrea Basci

Che si fugge.
Così frettolosa da lasciare impronte distanti l’una dall’altra.

Spazi di memoria buia a cancellare il percorso,
senza briciole sul sentiero.
Pellicole di poliestere infiammabile trasportate su algidi sensori da ragazzini in festa dopo le medie a laureati ancora troppo giovani per sapere che la giovinezza non è cosciente di parametri reali. Viaggio che si dipana per una via privata, infischiandosi di schemi e certezze, vola usando il naso come timone, mirando dove il profumo attira.
Ascolta, ascolta quel profumo che pervade la mente, gira la lente ad occhi chiusi, leggero, da dove arriva così impetuoso e,
in un istante, disegni il quadro più bello,
quello più vicino ai pensieri,
l’ultimo arrivato, quello più giovane.

Nessuna scadenza precisa ma ci si ripete, e se in quell’istante hai tra le mani le lenti giuste sei pronto a chiudere gli occhi e lasciare che l’indice sfiori l’otturatore.
Giovinezza che si ripete ogni volta che c’è necessità di stringere un cancellino e far sparire il gesso bianco da lavagne che urlano. Pulisci il sensore, conservalo ben chiuso tra le mani ed aprilo alla necessità del cuore;
lascia che si fermi solo quando i pensieri chiedono di essere aiutati per mantenersi giovani.
Usa quello strumento che vola ai confini della magia per rinnovare le visioni più lontane e stringerle tra le mani.
Giovinezza imperturbabile che ti accompagna negli anni.

Foto di Andrea Basci