...elisir di giovinezza

di Luciana Nussio

I bambini del primo ciclo delle scuole elementari sono «l’elisir della giovinezza»!

Alcuni mesi fa un mio scolaro mi ha chiesto: «Ma quanti anni hai maestra?». Dopo aver sentito la mia risposta e cioè che di anni ne ho 55, mi ha fissata dritta negli occhi e ha aggiunto «dai capelli grigi un po’ si capisce, dall’età potresti essere la mia nonna, ma che ti fanno essere un po’ vecchia sono le calze di lana!»
Abbiamo riso un sacco tutti insieme!

Ridere fa star bene e il nostro corpo ridendo si rilassa e se col tempo crea delle rughe, saranno delle rughe createsi dai tanti sorrisi fatti durante la vita!
Ed è proprio da un’energia buona e positiva che può nascere una relazione sana fra insegnante e scolaro. Per fortuna in una classe ce ne sono tanti di bambini, perché in tal modo circolano tante energie diverse, che interagendo fanno in modo di rinnovare in continuazione il nostro comunicare. È la genuinità che mantiene una persona giovane. Più siamo finti e più mentiamo agli altri e a noi stessi. In tal modo ci irrigidiamo creando degli sguardi pieni di negatività ed è così che possono apparire addirittura vecchi anche dei corpi giovani.
Bisognerebbe riuscire il più possibile a sorridere alla vita e così, come diceva la mia nonna «La vita ti sorriderà!»
Penso che la giovinezza sia nascosta nello stupore, nella meraviglia!

Che meraviglia, quando un bambino si stupisce per aver trovato una coccinella o un sassolino speciale.
Che meraviglia quando le lettere messe in fila diventano una parola che un bambino ad un tratto riesce a leggere.
Che meraviglia quando leggere ad alta voce davanti a tutti funziona ed è pure divertente.
Che meraviglia sentirsi giovani anche con le calze di lana!

Percepire le emozioni e saperle restituire agli altri aiuta a rimanere giovani. Se le emozioni sono negative non fa niente, almeno non sono più dentro di noi e se sono positive tanto meglio, regalano giovinezza a chi ci sta accanto e a noi stessi.
Quando il bene prevale sul male e nei legami fra persone si è presenti nella comunicazione, allora un senso di fresca giovinezza pervade il cuore e ci si ritrova leggeri e pieni di gioia di vivere.
Per un’insegnante come me, che si affaccia alla pensione, è un regalo poter essere quotidianamente in contatto con bambini piccoli, perché la loro energia vitale è contagiosa e fa bene al cuore e allo spirito!
Ed è proprio l’energia vitale e la spontaneità nella relazione che crea energia in movimento e fa vibrare ogni cellula del corpo mantenendo il corpo giovane.