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Belle ma crudeli
Il fascino delle malefiche nei fumetti
di Luca Villa
In un fumetto l'autore è il Dio creatore. Nel momento in cui inventa una storia, giocando nel tempo e nello spazio, crea un luogo e vi inserisce i personaggi.
Ve ne sarà almeno uno principale, sicuramente tanti di contorno. Ogni personaggio avrà un proprio carattere e soprattutto un proprio corpo. L'autore deciderà quindi se un personaggio sarà maschio o femmina, buono o cattivo, bello o brutto.
L'uomo nasce e nel corso della sua vita sceglie se essere buono o cattivo. Il personaggio del fumetto non nasce, è già bambino, adulto o anziano ed è destinato dall'autore a interpretare il buono o il cattivo. La definizione di bello o brutto data a un personaggio non è diversa da quella della nostra vita reale. Ma per l'autore rimane teorica, almeno fino al termine del lavoro del disegnatore, il quale trasformerà in immagine il personaggio. Sulla base delle caratteristiche date dall'autore, il disegnatore creerà la sua idea visiva del personaggio, gli darà vita. Quindi, sempre seguendo le direttive dell'autore, disegnerà il mondo che lo circonda. Da maschio single nella vita reale ho sempre avuto un occhio favorevole per le bellissime donne, anche per quelle a due dimensioni. Alcune di queste però nascondono dietro il loro grande fascino una crudeltà inimmaginabile.
"La legge del male" entra nelle edicole italiane alla fine del 1964 ed è il titolo del primo numero di Satanik. Siamo nei primi anni dei fumetti neri. Dopo il Diabolik delle sorelle Giussani (1962), nascono i cattivi, non quelli con la C maiuscola ma quelli con la K. Ecco quindi Cobrak, Demoniak, Sadik, Killing, Kriminal.
Bunker e Magnus poco dopo aver creato il maschio cattivo Kriminal, passano al gentil sesso. No, scusate, di gentile non c'è proprio nulla, qui si parla di Satanik. Lei, il personaggio principale, è Marny Bannister, dottoressa in chimica, facilmente riconoscibile per il volto deturpato da un esteso angioma. I suoi problemi non finiscono qui: Marny ha un padre alcolizzato e due sorelle, Lydia e Dolly, le quali sono belle e la scherniscono per il suo problema fisico. Marny però è molto intelligente, oltre che per gli studio della chimica è appassionata di alchimia.
Crea quindi un elisir di bellezza il quale viene assunto con dei bagni di luce laser: la brutta Marny Bannister diventa la stupenda Satanik. Purtroppo questo magico composto non è in un contenitore con l'etichetta sul retro su cui sono scritte le controindicazioni. L'elisir non fornisce solo un viso favoloso ma rende Marny/Satanik un personaggio malvagio. Satanik usa la sua bellezza per circuire uomini e soggiogarli ai propri criminali scopi, non esitando a ucciderli dopo averli usati.
Il giornalino di Satanik è siglato come fumetto per adulti. Satanik non si propone mai nuda, ma spesso vestita del solo intimo. Le sue bellissime forme e gli atteggiamenti non la fanno passare inosservata e danno al noir uno sfondo erotico. In dieci anni escono 231 numeri di Satanik, la serie ha ancora un discreto valore collezionistico.
Cambiamo genere e continente. Eccone un'altra bella, bellissima. Peccato che succhi sangue. È Vampirella e fa il suo esordio nel mondo americano dei supereroi grazie a Forrest J. Ackerman e Frank Frazetta. L'anno è quello della conquista della Luna, Vampirella è un'extraterrestre proveniente dal pianeta Drakulon, dove il sangue è un elemento base, come fosse l'acqua sulla Terra. La bella vampira ha una potenza e una cattiveria devastante. Tutta questa forza, fisica e ammaliante, verrà posta al servizio del bene e grazie a un siero, la bella vampira potrà evitare di succhiare sangue ai terrestri.
Con il proseguo delle storie si scopre che Drakulon non è un pianeta ma una regione dell’inferno, Vampirella quindi non è un'aliena ma la figlia del demone Lilith ed è in guerra con i suoi simili.
Vampirella nasce con l'idea della femmina super e sexy, lo stesso costume che indossa, ridotto e studiato per mostrare più che nascondere, non fa altro che confermare questa sua caratteristica. Nel nostro immaginario classico il vampiro è un personaggio maschile, cattivo e dominatore, il quale pone sotto il suo controllo ignare donne, succhiando sangue e rendendole schiave. Vampirella inverte tutto questo, lei è una donna, bella e crudele. Entra in quel genere di femmine vampiro che a breve troveranno un loro spazio nei fumetti, mostrandosi poi anche al cinema.
1971: da alcuni anni il fumetto erotico, o per adulti, è nelle edicole italiane. La Ediperiodici, casa editrice già attiva nei fumetti di genere, pubblica Lucifera. È uno splendido demone, sadico e violento, che combatte il bene. Lo fa in un fantastico medioevo, dove ci sono maghi e streghe, cavalieri e draghi, diavoli e monaci. Nei dieci anni di vita (si concluse nel 1980) furono pubblicate 170 storie, con una cadenza variabile ma perlopiù quindicinale. Il fumetto è ancora reperibile sui siti di compravendita a prezzi accessibili, eccetto i primi numeri il cui costo, in condizioni ottime, è intorno ai cinquanta euro.
I fumetti di Lucifera, ma lo stesso vale per Satanik, sono proposti in formato tascabile, la carta non è sicuramente di pregio e la rilegatura è di tipo economico. Questo ha fatto ha fatto sì che numerosi giornalini arrivino a noi in pessime condizioni, i cosiddetti fumetti da lettura (ma non sicuramente da collezione). Il collezionista però non disdegna di avere anche questo tipo di fumetti, impossibilitato magari a trovarne altri in migliori condizioni e con la speranza che prima o poi lo potrà sostituire.
Frank Miller, famoso creatore di fumetti, alcuni dei quali sono apparsi anche al cinema come 300 o Sin City, realizza nel 1981 un killer al femminile per una storia di Daredevil. Elektra Natchios, o Elektra (ha origini greche) nasce come personaggio di secondo piano ma la sua presenza nei fumetti non si ferma a quella storia e prosegue in molte altre.
Elektra è un’assassina implacabile, una kunoichi, ninja donna, lavora a pagamento per conto di altri cattivi del mondo del fumetto. Non ha superpoteri ma un corpo perfettamente allenato e una conoscenza nell’uso delle armi che le permettono di competere con i supereroi. È molto bella, se no non sarebbe in questo articolo, ma non sfrutta il suo fascino per fini malefici. Potremmo quasi dire che la sua bellezza scompare di fronte al suo carattere oscuro e violento. In alcune occasioni lavora al servizio del bene, come tutti gli eroi e antieroi dei fumetti americani, viene uccisa e poi rinasce. Di Elektra non esistono serie di fumetti a tre cifre, ma solo due miniserie di una sessantina di fumetti. È un personaggio moderno e quindi le sue storie sono facilmente reperibili.
Di bellissima ce n’è una, ma i disegnatori a volte sono diversi per la stessa serie fumettistica. Quindi ognuno, mantenendo le caratteristiche del personaggio, realizza una sua immagine. Bellissima rimane comunque. Nel collezionismo dei fumetti colui che raccoglie le tavole originali dei disegnatori può scegliere l’immagine del proprio personaggio. Questo perché chi colleziona i giornalini legge le storie e le archivia nella sua interezza, uno dei tanti stampati e distribuiti nelle edicole. Chi colleziona tavole originali raccoglie un oggetto unico. È sicuramente più costosa, una sola tavola originale può arrivare a essere pagata come la serie di fumetti completa dello stesso personaggio. Quindi la ricerca della tavola dove la nostra lei dà il meglio della sua bellezza potrebbe essere sicuramente una scelta collezionistica, ma forse sarebbe più corretto dire l’immagine dove il disegnatore dà il meglio di sé e realizza un personaggio che, se fosse vero, non avrebbe nulla da invidiare alle dive o alle modelle del momento.
Però quelle su carta sono cattive! Meglio allora che la loro bellezza rimanga richiusa tra le pagine di un fumetto.