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Quando meno te l'aspetti
Dentro la scatola
di Andrea Basci
Quando meno lo aspetti, nel sistemare librerie perdute e volumi che non respirano da tempo, profumati di polvere e dimenticanze,
impilati e stretti in scaffali di nessuno, casse cartonate, impolverate, per una congiunzione inaspettata e inattesa, le mani scovano e si stringono su una scatola persa tra libri e ricordi.
Un rapido e frettoloso soffio a spolverare con l’aiuto del palmo e poi il piacere, la sorpresa a sollevare, con cautela, il coperchio.
Spesse, smunte e ingiallite dormono in quegli spazi angusti, non vedono l’ora di mostrarsi, rigide sul cartone, fantasmi che fremono in attesa di essere ancora sulle ribalte a svegliare la memoria e riportare i pensieri a scalare il tempo, fermarsi ad osservare stupiti acconciature bizzarre, sguardi fermi e penetranti che scavano nella memoria.
L’orgoglio negli occhi, senza colori, sfumature seppiate che accompagnano e accarezzano lo sguardo che si gira, ma l’immagine rimane lì, sospesa.
È la tua famiglia che ti segue, ti scruta, spostata da scaffale a scaffale, nascosta negli anni e ricordata negli angoli dei pensieri, immagini concentrate nell’attimo e diluite nel tempo.
Scolorite dagli anni, frusciano tra le dita come carte da gioco, senza matte, tutte a far riflettere, far socchiudere gli occhi e scorgere particolari.
Famiglie disegnate su carta fotografica, senza visioni future, senza spazi di pensiero se non quelli dell’attimo, delle gonne plissettate e delle giacche nere.
Fantasmi, figure che riempiono le notti, che aggiungono creta plastica nella memoria e costruiscono attorno mura alte, cortili spaziosi, feste di nozze, battesimi e funerali.
Storie che si colorano di sfumature ad ogni generazione e rimangono nelle memorie, quasi scolpite negli sguardi a ricordare orgogli da tramandare.
Fantasmi che dettano regole, si tengono per mano, ognuno ben distinto l’uno dall’altro, a infondere forza, esperienza, scaltrezza, vizi e virtù.
La famiglia che viene dal vissuto, incollata negli album, immortalata da chissà quale obbiettivo e rinchiusa ancora nella scatola di cartone in attesa della prossima fotografia.