La tecnologia

Un mare di clic

Siamo davvero connessi?

di Luciana Nussio

bambina tastiera 1280

Inchiostro, lavagna, gesso, quaderno, matita, penna stilografica, cancellino, lavagna, gesso, macchina per ciclostilare, ...

... fotocopiatrice, quaderno, matita, penna cancellabile, tablet, lavagna interattiva, computer  

Siamo sempre in evoluzione. 

 

La macchina aerodinamica Walter Valdi
[ascoltare a partire dal 3° minuto] 

 

Lo dicono tutti: «Bisogna stare al passo coi tempi!».
È vero, è sempre stato così e comunque l’individuo è sempre in divenire, ma per andare dove?
Certo è comodo trovare al volo in internet tutte le informazioni che ci servono oppure quelle che destano la nostra curiosità.
Con un tablet, per esempio, gli scolari possono fotografare, scrivere, leggere, registrare, filmare, ascoltare, creare, programmare e poi rivedersi. Tutto ciò che imparano lo possono assemblare, creando degli album bellissimi e tutto diventa speciale.

Tutto è pulito quando si crea col computer. Si sta seduti.
Si muovono solamente le dita e gli occhi… oh!
Quanto corrono gli occhi, a volte sembrano uscire dalle orbite.
Niente colla, niente colori che macchiano i vestiti, niente forbici, niente ago e niente filo, niente legno, niente argilla, niente carta e niente inchiostro.

Clic…
digito, sbaglio, cancello, riscrivo,
rileggo, guardo, evidenzio, incollo,
riguardo, sento, registro e riascolto
tutto è perfetto,
pulito
senza un errore!
Clic. 

bambina paura 1280

Per stare al passo coi tempi le mie mani scrivono parole su una tastiera…; anch’io sono tecnologica 'ormai'… Le mie mani toccano simboli che con un clic mi connettono col mondo intero, un mondo che a volte però, per un bambino, per me o per te che leggi, è troppo grande. Aiuto, cosa devo fare? Copio, leggo, incollo o cancello?

Devo fare il gesto giusto per me, ma qual è il gesto dei giusti? Per ognuno è diverso.

Devo assolutamente riuscire ad atterrare su una terra che mi possa accogliere, una terra dove le mie orecchie possano sentire melodie intonate, dove i miei occhi possano riuscire a guardare immagini che non mi facciano male e soprattutto che non mi facciano scoppiare il cuore dalla paura, immagini giuste per me.

Quando suoni e immagini sono sbagliati per la mente di ognuno di noi non basta più un clic per cancellare tutto. E quando l’impronta lascia segni negativi in noi, ecco che ci ritroviamo col cuore che inizia a battere come un pazzo. Un pazzo che vuole uscire dal nostro corpo. Allora le nostre mani devono riuscire a fare il clic giusto, in modo che i nostri occhi possano tornare a guardare il mondo sereni e le nostre orecchie possano sentirsi cullate con suoni rassicuranti.

È importante che i bambini abbiano anche oggi, in questo mondo tecnologico, la possibilità di sperimentare e manipolare materiali veri e non solamente materiali di un mondo virtuale. È di vitale importanza per l’equilibrio umano riuscire a mantenere viva la capacità di dialogare con i compagni anche senza uno schermo davanti, per poter sentire i profumi, per poter toccare le diverse consistenze delle cose e per riuscire a comprendere dove siamo e verso chi o verso dove stiamo andando, ma soprattutto per essere coscienti di come stiamo!

Non basta condividere uno spazio fisico per dire che si è in contatto con gli altri e non basta un clic per trovare un amico: Occorre trovare il giusto equilibrio con la tecnologia sia a scuola che fuori scuola. È bene che la tecnologia rimanga uno strumento che faciliti il nostro vivere e non che ci fagociti…; rischieremmo di soffocare in un mare di clic.

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