Il tempo
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Accezioni in musica
Simulazioni e riproduzioni del tempo e dei propri suoni
Il tempo, in tutte le sue accezioni, ha avuto una notevole importanza nella storia della musica: in ogni periodo e in ogni... tempo.
Tutti conosciamo il significato o, meglio ancora, i significati che si possono attribuire alla parola “tempo”:
- Il “tempo” come fatto meteorologico (bel tempo, brutto tempo, sereno, nuvoloso...)
- Il “tempo” come misura (minuti, ore, giorni, mesi, anni...)
- Il ”tempo” come periodo storico (al tempo di..., in quel tempo...)
Nella musica il “tempo” può indicare:
- Il movimento, più o meno rapido, cui attenersi nell'esecuzione di un brano musicale, osservando, se ci sono, le didascalie dell’autore: adagio, allegro, presto, lento, moderato, andante…
- La ragione metrico-ritmica: 2/4,3/4, 4/4 …….. Il 3/4 è il tipico tempo di valzer o mazurca – il 2/4 è normalmente il tempo di “tango” e il 4/4 è, soprattutto nella “musica leggera”, il “lento”, il “moderato”, lo “slow”, ecc.
- La sezione o movimento di una composizione sinfonica o da camera (sinfonia o sonata, quartetto o trio)
- Le diverse parti, i diversi momenti di un concerto o di un evento musicale: 1° tempo, 2° tempo, 3° tempo...
Il Balletto del Sud e Le quattro stagioni di Fredy Franzutti - www.danzaeffebi.com
Alcuni musicisti, inoltre, nelle loro composizioni si sono riferiti, nel titolo o nei contenuti, a fenomeni naturali, atmosferici o cosmologici: cito, ad esempio, il terzo movimento della sesta sinfonia di Beethoven detta anche “Pastorale”, in cui i guizzi degli ottavini, dei violini e dei bassi, simulano l’arrivo del temporale; il terzo atto del “Rigoletto” di Verdi, dove fiati violini e timpani imitano il brontolio del tuono e la tempesta che preannunciano la tragedia che si consumerà cioè la morte di Gilda, figlia del buffone Rigoletto, pugnalata al posto del suo amante al quale si era sostituita; la creazione della luce dal Caos nella “Creazione” di Haydn, un “Oratorio” per soli, coro e orchestra, uno dei titoli più importanti della sua produzione; la descrizione delle stagioni nelle “Quattro stagioni” di Vivaldi, quattro concerti per violino e archi che fanno parte dell’opera “Il cimento dell’Armonia e dell’Invenzione”; il balletto “Le Stagioni” di Verdi, balletto inserito alla fine del terzo atto dei Vespri Siciliani, opera scritta nel 1855 per l’Opéra di Parigi e quello, sempre riferito alle stagioni, di Glazunov (uno degli autori russi più importanti a cavallo fra Ottocento e Novecento).
Altri musicisti si sono ispirati, invece, alle festività cristiane (le cerimonie e i riti religiosi scandiscono l’esistenza e i vari significativi momenti dell’anno). Ecco allora le grandi composizioni per le più importanti festività cristiane: l’Oratorio di Natale e le Cantate per la Pasqua di Bach, i Te Deum di ringraziamento di Charpentier, Berlioz, Haendel, la “Grande Pasqua Russa di Rimski-Korsakov e altre.
"La danza delle ore" nell'opera “La Gioconda” di Ponchielli - www.kulturkompasset.com
Infine, posso aggiungere quelle composizioni che si riferiscono nel titolo all'orologio (strumento che scandisce il tempo) o che ne riproducono il ritmo o il suono come: la sinfonia n. 101 “La pendola” di Haydn, all'inizio della quale lo staccato dei fagotti e il pizzicato degli archi sembrano imitare il ticchettio di un orologio a pendolo; la “Danza delle ore” collocata nel terzo atto dell’opera “La Gioconda” di Ponchielli; il brano “Orologio musicale viennese” dall'opera Hary Janos di Kodaly.
Il tempo dunque, in tutte le sue accezioni, ha avuto una notevole importanza nella storia della musica in ogni periodo e in ogni... tempo.