Il futuro

Le case del futuro

Domotiche, silenziose, a basse emissioni e a energia "quasi zero"

di Katia Ciapponi

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Come saranno costruite le case del futuro? Nel pensare comune si immaginano case tecnologicamente avanzate, che parlano, che conoscono le nostre abitudini, che anticipano i nostri bisogni creando un ambiente rilassante in cui vivere.

Se questo futuro ci appare oggi molto lontano,  le normative che da qualche tempo si applicano alle nuove costruzioni, ci stanno già avvicinando ad uno scenario che ha del comfort l’attore protagonista.Le abitazioni del futuro prossimo saranno domotiche, silenziose, a basse emissioni e a energia "quasi  zero".
Di queste caratteristiche, almeno due sono definite tramite indicatori quantitativi oggettivamente misurabili: è una precisazione, questa, molto importante in quanto fino a pochi anni fa l'indicazione sulla qualità delle abitazioni era definita solo dalle sensazioni degli utenti finali e ancora oggi – purtroppo - alcune di queste caratteristiche non vengono valutate e misurate nel modo corretto quando si decide di acquistare una casa.
Pensiamo ad esempio alla certificazione energetica: la maggior parte degli italiani non ha ancora compreso appieno quale sia l'utilità di questo strumento, obbligatorio nelle compravendite e nelle locazioni degli immobili. Si tratta di un grave errore di interpretazione che appare evidente quando si considera che mediamente gli acquirenti richiedono la certificazione energetica solo dopo aver negoziato con il venditore il prezzo sulla base di parametri quali l'estetica, la posizione dello stabile, l'età ecc.
Di fatto, in questo modo, è come se si acquistasse un'auto sulla base del colore senza sapere, magari, che quest’auto non è in grado di percorrere più di 1 km con 1 litro di carburante.
Ma chi oggi nell’acquistare elettrodomestici o autoveicoli non ne considera i consumi? La risposta a questa domanda è immediata: nessuno.
Al contrario se ci chiediamo quante siano le persone che calcolano i costi per il riscaldamento di un'abitazione sulla base della certificazione prima di acquistarle, la risposta non è così immediata.
La casa del futuro sarà energeticamente efficiente e la sua efficienza sarà misurabile e calcolabile. Questa sarà una casa a energia "quasi zero": un concetto introdotto dalla normativa europea nel 2010 la quale prevede che a partire dal 2018 tutte le nuove costruzioni pubbliche siano talmente efficienti da aver bisogno di "quasi zero" energia e dal 2020 il medesimo criterio si applicherà anche agli edifici privati.
Gli edifici a energia "quasi zero" hanno un altissimo rendimento energetico e una quota significativa di approvvigionamento energetico proveniente da fonti rinnovabili. L'utilizzo di tali fonti rinnovabili da qualche mese infatti non è più limitato alla copertura del fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria, ma viene esteso alla produzione di una certa percentuale dei fabbisogni complessivi di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda.

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La casa del futuro sarà anche acusticamente efficiente.
L'acustica degli edifici, pur essendo una caratteristica molto importante per le persone, è ancora una materia poco applicata.
Il rumore è a tutti gli effetti una delle principali fonti di disturbo per le persone e col tempo può generare anche delle disfunzioni fisiche, tuttavia, per motivi difficili da comprendere, le norme sull'argomento sono spesso ignorate o disattese.
Da qualche tempo sono state emanate le norme tecniche che definiscono la classificazione acustica degli edifici, permettendoci di dare una classificazione puntuale e precisa alle nuove abitazioni.
A differenza di quanto viene applicato oggi (la valutazione dei requisiti acustici viene fatta sulla base di calcoli effettuati sul progetto), il concetto della classificazione acustica definito dalla nuova normativa si basa su un collaudo effettivo da effettuarsi a fine lavori. Purtroppo però questa norma tecnica non ha ancora avuto un'attuazione legislativa per cui non sono definiti gli obblighi sul nuovo costruito. 
chimicamica 512Infine la casa del futuro sarà domotica.
La rivoluzione tecnologica degli ultimi anni è sicuramente rappresentata dai “tablet” che ormai sono compagni di buona parte delle nostre giornate e ci permettono di fare molte cose impensabili solo fino a pochi anni fa.
Con lo stesso principio che ha reso “familiare” uno strumento nato per un utilizzo professionale come il “tablet”, queste tecnologie verranno lentamente e “naturalmente” implementate nelle nuove abitazioni, per cui sicuramente avremo la possibilità di gestire molte delle fasi della giornata e molte delle macchine presenti nelle nostre case in modo da ottimizzare i consumi e il comfort. Avremo modo di programmare il funzionamento di tutti gli elettrodomestici, degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, della ventilazione e di tutto ciò che può essere elettronicamente comandato in una casa.
In conclusione le case del futuro saranno silenziose, energeticamente efficienti e non inquinanti, tecnologiche, ma soprattutto saranno confortevoli da vivere. Il vero salto mentale degli edifici del futuro è pensare al lato qualitativo e non più solo economico.

Katia Ciapponi, consulente energetico e acustico, www.chimicamica.com

 

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