Il futuro
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Centro di Studi Storici Valchiavennaschi
Un impegno serio e gratuito a servizio della cultura
di Nadia Mainetti
Collegiata di San Lorenzo, Chiavenna
"Tò, guàrdich dènt e pèsta giò quaicòs!"
Con questa frase in dialetto – si può dire – inizia la storia del Centro di Studi Storici Valchiavennaschi quando, nel lontano 1959, don Peppino Cerfoglia "incaricò" l'allora sedicenne Guido Scaramellini di esaminare alcuni documenti antichi e di ricavarne uno studio.
Forse, in quel momento, nessuno dei due era consapevole che stava nascendo il primo germe di una società storica, ma spesso le iniziative più durevoli e valide iniziano proprio così, in sordina, con un profilo basso, per poi germogliare lentamente e crescere stabilmente nel corso degli anni.
Fin da subito si formò un comitato promotore e, nel dicembre del 1959, si fondò l'associazione. I sette fondatori furono don Cerfoglia, don Tarcisio Salice (poi entrambi succedutisi nella carica di presidente), il prof. Luigi Festorazzi, il prof. Sandro Massera, l'ins. Giorgio Scaramellini e gli studenti Giovanni Giorgetta e Guido Scaramellini.
Oltre che dal presidente Guido Scaramellini, oggi il consiglio direttivo del Centro di studi storici valchiavennaschi è costituito dal vicepresidente Guglielmo Scaramellini, dal segretario cassiere Cristian Copes e dagli altri sei consiglieri Marino Balatti, Renato Dolci, Paolo Raineri, Paolo Rotticci, Giordano Sterlocchi e Giuseppe Succetti, mentre i tre revisori dei conti dell'associazione sono Germano Caccamo, Bruno Mezzera e Gianni Zatta.
Lo scopo dell'associazione, la cui sede è a Chiavenna, è quello di dedicarsi alla ricerca e allo studio della storia della Valchiavenna, il che significa, al di là delle facili parole, un impegno serio e gratuito prima, per acquisire le conoscenze di base (archivistica, paleografia ecc.) e per analizzare i documenti antichi, poi molte ore di studio e lavoro da dedicare alla stesura dei risultati di tali ricerche, spesso su argomenti e particolari mai studiati prima di allora.Un impegno che permette di scrivere intere (e nuove!) pagine di storia locale, dettagliata e documentata, messa a disposizione di tutti, grazie ad una iniziativa nata e cresciuta spontaneamente, dalla gente, dall'impegno e dalle energie di chi si prodiga in questa attività.
È solo uno dei molti esempi che dimostrano quanto può essere coinvolgente e appassionante dedicarsi alla cultura e quale enorme valore realizzino queste iniziative, se pensiamo al patrimonio di conoscenze che, dal 1959, il Centro di Studi Storici Valchiavennaschi ha "prodotto" e messo a disposizione di tutti; questo nonostante le difficoltà dei primi anni, contrassegnate soprattutto dall'esiguità delle risorse, a fronte dell'enorme lavoro che si prospettava all'orizzonte.
Oggi il Centro può contare su contributi certi da parte dei vari Enti (in primis il Comune di Chiavenna e la Comunità Montana della Valchiavenna e la Pro Valtellina) e anche di sponsorizzazioni da parte delle banche (Credito Valtellinese e Banca Popolare di Sondrio), ma soprattutto sugli oltre 1.050 soci che, con il loro sostegno costante, permettono al centro di avere la disponibilità necessaria per continuare e ampliare le proprie attività.
La Piazza Pestalozzi a Chiavenna, sullo sfondo a sinistra la sede del Centro di studi storici valchiavennasch
Le iniziative del Centro di Studi Storici Valchiavennaschi investono diversi settori: da quello editoriale, alla conservazione del patrimonio artistico, all'attività divulgativa, agli impegni di consulenza e collaborazione. L'attività editoriale si esplica principalmente nella pubblicazione, dal 1962, del bollettino annuale Clavenna che rende pubbliche le ricerche di studi su storia, arte, cultura e linguistica relativi alla Valchiavenna, realizzate durante l'anno di riferimento: ad oggi, ne sono usciti ben 50 numeri. Ogni numero viene inviato gratuitamente in luglio ai soci in regola con il versamento della quota sociale (20 euro all'anno).
Il centro cura inoltre la pubblicazione di altre collane: la Raccolta di studi storici sulla Valchiavenna, che comprende 21 titoli, i Quaderni del Centro di Studi Storici Valchiavennaschi con 13 titoli e l'Inventario dei toponimi valtellinesi e chiavennaschi, in collaborazione con la Società Storica Valtellinese di Sondrio, che, per ora, comprende studi sui comuni di Isolato (oggi Madesimo), Chiavenna, Villa di Chiavenna, Samolaco e Gordona.
Il Centro è molto impegnato anche in numerose iniziative mirate alla conservazione del patrimonio e valorizzazione del patrimonio artistico esistente sul territorio della Valchiavenna, operazioni che vengono realizzate con i fondi della cassa generale, con quelli versati volontariamente dai soci nel Fondo speciale per la conservazione del patrimonio artistico valchiavennasco, (istituito l'1 ottobre 1972) e con quelli messi a disposizione da altri enti e parrocchie. Questi interventi vengono poi descritti nel bollettino annuale e in uno speciale comunicato allegato al Clavenna.
I consiglieri e i soci del Centro organizzano e seguono con passione anche altri interventi di carattere divulgativo, soprattutto conferenze, che hanno lo scopo di diffondere la conoscenza dei diversi aspetti della storia della valle; a queste si aggiungono, dal 2006, visite guidate a monumenti storici e artistici meno noti in sia in Valchiavenna che nelle zone limitrofe.
La competenza dei consiglieri del Centro è inoltre sempre disponibile per suggerimenti e informazioni di ricerca agli studenti alle prese con tesine e tesi di laurea, e queste prestazioni, come tutte le altre, sono assolutamente gratuite. Il Centro si impegna costantemente e con molto entusiasmo anche nella collaborazione con le scuole e con le amministrazioni comunali, e in genere con gli enti locali che lo richiedono, per consulenze in materia di storia, arte, cultura, oppure linguistica e dialettologia.
Impegno, rigore, passione e cultura che si traducono da molti anni in un vero e proprio servizio alla collettività!
Centro studi storici Valchiavennaschi
Palazzo Pestalozzi Luna
Via Carlo Pedretti 2, I-23022 Chiavenna
www.clavenna.it
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