- Categorie: I mostri sei in Collezionismo
Una collezione in via di estinzione
L’idea filatelica delle Nazioni Unite
di Luca Villa - PRIMA PARTE
Babirussa delle Molucche
Nel 1887 in Italia viene pubblicato il libro La teoria di Darwin criticamente esposta da Giovanni Canestrini.
È il secondo volume a tema. Il primo venne stampato nel 1877 ed era intitolato La teoria dell'evoluzione, come introduzione alla lettura delle opere del Darwin e de' suoi seguaci. Tra le varie note che Giovanni Canestrini, biologo e naturalista italiano, introduce vi è quella del ‘mostro’: «Quanto più il nuovo individuo presenta dei caratteri paterni o materni, e tanto più rassomiglia ai suoi genitori, alla specie, alla varietà a cui appartiene; mentre quando gli elementi dei genitori si riducono a quantità quasi eguali allo zero e giganteggia invece l'elemento atavico, cioè la somma di tutti gli elementi atavici, di tutte le possibilità organiche, allora il figlio differisce grandemente e d'un tratto dai suoi genitori, e possiamo avere un mostro, una nuova varietà, una nuova specie, secondo il modo con cui noi consideriamo questa nuova creatura, che può dirsi nata per neogenesi».
Ginevra, 1993
Per fortuna la natura ha sfornato nel tempo tanti ‘mostri’ considerando le innumerevoli varietà di flora e fauna di cui abbiamo conoscenza. Purtroppo in quest’ultimo periodo molte sono le specie che stanno invece scomparendo. L’uomo si è inserito in modo pesante nell’ambiente in cui vive alterando e a volte distruggendo habitat a tutte le latitudini, portando animali e piante all’estinzione. I tempi della natura sono lunghi e la nascita di un ‘mostro’ segue questo andamento, quindi la modifica di un ambiente non permette a flora e fauna un così veloce adattamento con la conseguente scomparsa di queste specie. A livello mondiale la problematica è molto sentita ma, come per buona parte dei grossi problemi legati al nostro pianeta, si parla molto e si concretizza poco.
New York, 1993
Nelle varie collezioni filateliche che sto seguendo in questo periodo una si collega a questa tematica. Si tratta della serie denominata «specie in via di estinzione» e proposta annualmente dalle Nazioni Unite. Le Nazioni Unite nascono nel 1945 mentre volge al termine il secondo sanguinoso conflitto mondiale. Tra i vari obiettivi che le Nazioni Unite si sono poste negli anni c’è anche la salvaguardia dell’ambiente e, a partire dagli anni ’70, è diventato il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP). Voluta e organizzata dalle Nazioni Unite, nel 1975 viene siglata la Convenzione di Washington (CITES), convenzione internazionale sul commercio delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione. La convenzione è firmata dai rappresentanti di 182 nazioni.
I francobolli emessi dall’ONU sono una piccola promozione di questa attività. Le Nazioni Unite sono l'unico soggetto non stato sovrano a poter emettere francobolli. Lo fa in tre delle quattro sedi nel mondo: New York, Ginevra e Vienna. I francobolli sono scritti nella lingua e hanno il valore di emissione dello stato in cui si trova ogni singola sede, quindi inglese e dollari per New York, francese e franchi svizzeri per Ginevra, tedesco e, prima scellini, poi euro per Vienna. I bolli emessi dall'ONU sono sempre molto particolari e colorati e celebrano eventi mondiali, dalla pace nel mondo alla fame, dal clima alla musica, lo sport, ecc..
Vienna, 1993
Le Nazioni Unite iniziarono l'emissione della serie «Specie in via di estinzione» nel 1993. Con la sola pausa del 2015 e 2016, ancora oggi vengono prodotti nuovi francobolli a tema e ogni sede di emissione, pubblica quattro francobolli di animali o piante, diversi tra loro. Quindi essendo tre le sedi (New York, Ginevra e Vienna) sono 12 gli animali/piante ricordati ogni anno. Questo ha fatto sì che già ora siano oltre 300 le specie segnalate.
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[sarà pubblicata il 28 gennaio 2022]