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Care lettrici - Cari lettori

Sei in Valle è un contenitore culturale, un trimestrale che lancia con questa periodicità dei temi stimolanti, intriganti. Li lancia come una sfida per i nostri collaboratori che scrivono nella propria rubrica dedicata e per chi ci legge, mosso da una sana curiosità. A voi la scelta! Leggere partendo da un tema o farlo consultando la rubrica che più vi interessa.

Il mio ruggito da pecora

Non avere paura di avere paura!

di Gina Grechi

pecora

Armando diceva sempre: «Meglio un giorno da leone che cento da pecora!».
Oggi però non è più possibile scegliere: per alzarsi dal letto grintosi ogni mattina, ci vuole coraggio!

L'amore conta... La paura fa novanta... Ma è il coraggio che muove il mondo.
Essere coraggiosi significa NON AVERE PAURA DI AVERE PAURA e SMETTERE IN FRETTA DI AVERE PAURA.

Eppure, di tanto in tanto, a tutti noi capita di sentir belare ancora l'impavido leone a cui cerchiamo di assomigliare quotidianamente... perché l'essere pecora, quasi sempre, ci ricorda che la paura è l'emozione di chi ha ancora qualcosa da perdere...
La paura è utile: precisa i nostri confini e ci rende guardinghi dinnanzi ai mutamenti.
La paura è tenera: ammorbidisce le nostre spigolosità e ci fa apparire più rotondi e lisci.
La paura è avvolgente, costosa, filosofica, di compagnia.

L'amore conta... La paura fa novanta... Ma è sempre il coraggio che muove il mondo...

… Perciò, trasformata la paura in una grande risorsa e sfoderati gli artigli da perfetto re della savana, eccoci in piedi ad affrontare la vita... Alla conquista di quel mitico vello d'oro sotto il quale, all'occorrenza, nasconderemo la fatica di indossare una pelosa criniera.

leone
Foto: Rosalinde Wegener / pixelio.de

 

INVICTUS

Dal profondo della notte che mi avvolge,
nera come la fossa dell'inferno,
rendo grazie a qualunque dio ci sia
per la mia anima invincibile.

La morsa feroce degli eventi
non m'ha tratto smorfia o grido.
Sferzata a sangue dalla sorte,
non s'è piegata la mia testa.

Di là da questo luogo di collera e lacrime
si staglia solo l'Orrore della fine,
ma in faccia agli anni che minacciano,
sono e sarò sempre imperturbato.

Non importa quanto angusta sia la porta,
quanto impietosa la sentenza,
sono il padrone del mio destino:
il capitano della mia anima.

William Ernest Henley

 

Articoli del tema precedente

Le parole

editoriale | Strumenti per essere

di Gloria Ciapponi

occhio variopinto 1920

«Vi erano fasci di diversa luce sul culmine dell’arco, come punte di una corona, e ardevano. L’arco scorreva lungo le zone vicine del cielo, sfavillava leggermente e si spostava con delicati guizzi nel vasto spazio».
tratta dalla novella «Cristallo di rocca» di Adalbert Stifter

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Parole in fila

La fotografia delle sillabe

di Andrea Basci

pentagramma basci 1920

Lascio che se ne vadano, senza briglie, lascio che il fiume di parole attraversi dritto i pensieri e che le più importanti riposino in anse nascoste.

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Tra IA e poesia

Cura e potere - distruttivo e creativo - della parola

di Gaia Missarelli

bergonzoni alessandro 1689

Alessandro Bergonzoni

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Alessandro Bergonzoni

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Ti voglio bene

Tre parole magiche... 

di Gina Grechi

bleeding heart 1425870 1920

Spesso ho bisogno di dire «ti voglio bene» alle persone a cui voglio bene. È un'esigenza che cerco di soddisfare immediatamente, perché mi appaga moltissimo e perché, certe cose… non vanno mai rimandate!

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Testimonianze datate 1944

Dal Corriere dei Piccoli alle lettere dal fronte

di Luca Villa - SECONDA PARTE

4 cartolina stalag X B

Nel Corriere dei Piccoli numero 26 del 25 giugno 1944 si racconta di Marta, una signora anziana che siede nei banchi di scuola insieme ai bambini poiché sta imparando a leggere e a scrivere.

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Testimonianze datate 1944

Dal Corriere dei Piccoli alle lettere dal fronte

di Luca Villa - PRIMA PARTE

1944cdp22grande cop

Un titolo, una data, una descrizione, uno scritto: le parole presenti in un oggetto raccolto, danno un valore aggiunto a quanto collezionato.

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