sei in New generation

La notte era finita

Una dimensione ignota che può essere quotidiana

di Chiara Caravello

meraviglia farfalla

Immersi nell'aspettativa è più probabile annegare che trovare un tesoro. La meraviglia per definizione coglie alla sprovvista, nel bene e nel male si tiene lontana dallo spazio delle attese, del compiacimento, del dovuto.

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  • Categoria: Il gioco

Campi di fragole per sempre

Sorridere ci può salvare

di Chiara Caravello

sorriso

Il mondo del gioco è ampio, si compone di dimensioni positive e negative, è il luogo di svago da una serie di doveri, ma anch'esso si costruisce su altri sistemi di regole. Bello o brutto, implica fantasia o azzardo, insiemi di luci e colori, azioni predefinite, mosse in competizione o affiatamento.

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Essenziale

Sentirsi immersi in un eterno presente dai contorni perfetti

di Cassandra Mevio Gibert

liberta new generation

Da tempo la sentivo graffiare le pareti della mia anima, ma una sera si è insinuata nella mia carne ed ha iniziato a crescere attraversandomi con le sue radici: in quell'istante ho compreso ogni cosa.

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Il primo amore

Quando fa male ma è vitale come respirare

a cura di Veronica Guglielmana

lucchetti di amore

Mi sentivo sospesa in una specie di limbo, in apnea in un mare di incertezze. Cosa fare? Dove andare? Non avevo più nessun cardine a cui appigliarmi, nessuna mano a cui aggrapparmi. Stavo precipitando senza rendermene conto.

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Visioni giovani del futuro

di Veronica Guglielmana, Veronica Guglielmana e Cassandra Mevio-Gilbert

visioni giovani

di Chiara Caravello

Sono tornata a casa dei miei genitori qualche giorno fa, per riprendere un paio di libri dimenticati nella mia vecchia stanza. Sono entrata decisa, diretta verso la libreria. Ho sempre tenuto i miei testi preferiti nello scaffale più alto, ben in vista.

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Stare male

Il non senso dell'essere

a cura di Chiara Caravello

Nel-giardino-del-bene-e-del-male

Fisso il vuoto, penso. Voglio nero su bianco, scrivo qualcosa, è una macchia ancora da descrivere. Tanto vale, cancello. Bianco su bianco, di nuovo il vuoto. Ma non c'è vuoto, lo spazio è pieno di oggetti, pieno di concetti. Il finto ordine che mi circonda stringe la reale confusione che mi invade. È un cerchio senza armonia, una ruota senza raggi e senza binari, non ha forma né direzione. È un ammasso, si nutre di quello che raccoglie, amalgama gli ingredienti sbattendoli da una parte all'altra. I segni che porta sulla spessa buccia sono i lividi del suo malessere.

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