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Care lettrici - Cari lettori

Sei in Valle è un contenitore culturale, un trimestrale che lancia con questa periodicità dei temi stimolanti, intriganti. Li lancia come una sfida per i nostri collaboratori che scrivono nella propria rubrica dedicata e per chi ci legge, mosso da una sana curiosità. A voi la scelta! Leggere partendo da un tema o farlo consultando la rubrica che più vi interessa.

Lezioni magiche

Difendiamo la capacità di percepire

di Luciana Nussio

Moebius strip 1280

Nastro di Möbius, foto: Di David Benbennick

Credi nella magia, la vedi, la percepisci o la senti. E possiedi ancora anche da adulto, la capacità di vedere, percepire e sentire come quando eri bambino.


Quando lo stupore ti incanta e incredulo davanti ad una qualsiasi cosa ti chiedi: «Ma cos’è, com’è possibile, ma l’hai sentito anche tu, come ha fatto?» Allora è magia!

E la magia è nascosta pure dentro tante teorie matematiche e a volte bisogna essere dei maghi per capirle. Eppure incantano, proprio perché sono tanto complesse per alcuni e tanto semplici per altri.

bambino che scruta 1280

Attende un bambino con fiducia e curiosità quando desidera un cambiamento, quando il suo stato così com’è non lo soddisfa più e i suoi bisogni si rivolgono verso altri obiettivi.
E l’insegnante, se capisce il bisogno dei propri scolari dev’essere in grado di creare il contenitore ideale per fare in modo che queste magie abbiano luogo. Dovrebbe comprendere, quando occorre cospargere il tutto con un po’ di polvere di stelle per rendere il compito meno difficile e più divertente.
I trucchi per risolvere certi calcoli difficili di matematica si chiamano tecniche, strategie di lavoro o metodi e permettono ai bambini di diventare sempre più abili. Però l’abilità non basta per nutrirsi di stupore e felicità.
E l’abilità dell’insegnante è quella di trovare il trucco al momento giusto e allora sì che una lezione può stupire come uno spettacolo di magia.

Pur sapendo che dentro ogni magia si cela una sorta d’inganno la si continua a cercare, perché incanta e a volte come un canto riesce a portarci in una dimensione diversa. Una dimensione che si trova in una zona di confine fra il reale e l’irreale, fra il materiale e l’immateriale.
A volte i bambini hanno delle paure e a volte basta un oggetto magico per portarle via e proteggerli, in modo che riescano a vivere un’infanzia felice, che permetta loro di diventare adulti in grado di trovare la magia nascosta in qualsiasi cosa…

spirale energia 1280

Se la magia ti viene a trovare
è qui per te e ti vuole aiutare
vivila
è una magia
che ti porta energia!

Articoli del tema precedente

Le parole

editoriale | Strumenti per essere

di Gloria Ciapponi

occhio variopinto 1920

«Vi erano fasci di diversa luce sul culmine dell’arco, come punte di una corona, e ardevano. L’arco scorreva lungo le zone vicine del cielo, sfavillava leggermente e si spostava con delicati guizzi nel vasto spazio».
tratta dalla novella «Cristallo di rocca» di Adalbert Stifter

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Parole in fila

La fotografia delle sillabe

di Andrea Basci

pentagramma basci 1920

Lascio che se ne vadano, senza briglie, lascio che il fiume di parole attraversi dritto i pensieri e che le più importanti riposino in anse nascoste.

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Tra IA e poesia

Cura e potere - distruttivo e creativo - della parola

di Gaia Missarelli

bergonzoni alessandro 1689

Alessandro Bergonzoni

«Con la parola mi sento altrista, basta artista. Altra arte, arte degli altri, con gli arti, per gli altri, altrimenti. Ecco la parola crealtà: io non voglio dimenticare la realtà ma filosoficamente voglio crearne un’altra, la crealtà, che non esclude la prima ma inventa la seconda».
Alessandro Bergonzoni

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Ti voglio bene

Tre parole magiche... 

di Gina Grechi

bleeding heart 1425870 1920

Spesso ho bisogno di dire «ti voglio bene» alle persone a cui voglio bene. È un'esigenza che cerco di soddisfare immediatamente, perché mi appaga moltissimo e perché, certe cose… non vanno mai rimandate!

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Testimonianze datate 1944

Dal Corriere dei Piccoli alle lettere dal fronte

di Luca Villa - SECONDA PARTE

4 cartolina stalag X B

Nel Corriere dei Piccoli numero 26 del 25 giugno 1944 si racconta di Marta, una signora anziana che siede nei banchi di scuola insieme ai bambini poiché sta imparando a leggere e a scrivere.

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Testimonianze datate 1944

Dal Corriere dei Piccoli alle lettere dal fronte

di Luca Villa - PRIMA PARTE

1944cdp22grande cop

Un titolo, una data, una descrizione, uno scritto: le parole presenti in un oggetto raccolto, danno un valore aggiunto a quanto collezionato.

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