La ricchezza

Esperienze per crescere

Per trasformarci restando in equilibrio

di Luciana Nussio

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Alcuni anni fa ho spedito ai miei allievi di prima elementare una lettera sulla quale era disegnata una lumachina. Ce n’erano di grandi e di piccoline e ognuna aveva un colore e una forma diversa.

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A more!

Erano di per sé uniche! Il primo giorno di scuola si sono poi materializzate. Ogni bambino ha ricevuto in regalo da parte mia una lumachina creata con vecchia carta riciclata. È stato un invito alla lentezza il mio. 
Al giorno d’oggi il mondo sembra impazzito e a volte, specialmente per i bambini piccoli, gira troppo in fretta. Invitando gli scolari a prendersi il tempo necessario per scrivere, disegnare, saltare, correre, dipingere, leggere e creare, si crea un’atmosfera serena e ricca di emozioni e dell’attenzione giusta che serve a ciascuno di noi per apprendere.

Abbiamo trovato la giusta lentezza nella comunicazione presso la Casa anziani di Poschiavo, grazie agli ospiti con i quali abbiamo avuto la possibilità di poterci relazionare. Il nostro era un percorso mirato al gioco. E così siamo ritornati a scuola più ricchi di prima. Ricchi di nuovi giochi dimenticati, ricchi di nuove esperienze e nuove conoscenze. Ricchi di  un tempo diverso e ritrovato. Con gli ospiti della casa anziani abbiamo cantato vecchi canti popolari e i bambini hanno insegnanto agli ospiti le loro canzoni. Quanta ricchezza ci ha regalato questo percorso!

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Un’altra esperienza che ci ha resi più ricchi dentro è stata quella di un progetto vissuto nel bosco. L’apprendere direttamente dal e sul territorio ci ha permesso di entrare in relazione con un ambiente magico che ci ha reso ricchi di nuove conoscenze e di sperienze sensoriali, per alcuni scolari ancora sconosciute. Queste sono forme di ricchezza uniche che dal mio punto di vista rendono l’individuo più consapevole e rispettoso verso il prossimo, sia che sia una persona, una casa o un luogo.

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Ricchezza e disuguaglianza

Conoscendo si cambia!
Si cambia grazie alla ricchezza del sapere e la richezza di esperienze ci rende diversi e continuamente ci trasforma.
Rispetto al prima ci si sente dis-uguali e così, per mantenere quell’equilibrio che noi conosciamo e che ci fa stare bene, dobbiamo trasformarci in continazione a seconda del nostro stato emotivo.

Vivendo ci mettiamo costantemente in relazione con l’altro, col nostro fuori, e a volte ci sentiamo dis-uguali o forse percepiamo di essere svantaggiati rispetto all’altro. È così che anche a scuola si possono creare delle dis-uguaglianze negative.
La disuguaglianza nella ricchezza delle conoscenze e del sapere può essere vista però anche in modo positivo. Se come insegnante mi relaziono con gli scolari, che sono individui unici e dis-uguali, ecco che il mio relazionarmi in modo dis-uguale con ciascuno di loro può diventare una ricchezza.

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È importante considerare pure delle dis-uguaglianze delle conoscenze e delle pre-esperienze degli scolari. In tal modo la relazione diventa unica, vera e su misura per ogni scolaro, affinché in tutti gli anni che frequenta la scuola dell’obbligo possa avere la possibilità di diventare sempre più ricco di sapere, di conoscenze e di gioia di vivere. Sarà la relazione con i diversi insegnanti e i diversi compagni che lo renderà dis-uguale e con una ricchezza unica!

 

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