La ricchezza

Ricchezza, per favore vai via!

Zio Paperone era poi così felice?

di Gina Grechi

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Mio marito Osvaldo gioca spesso al Superenalotto, però non vince mai... perché io gufo!

Sia chiaro, non lo faccio per cattiveria; è il terrore che guida le mie azioni: il terrore di diventare improvvisamente milionaria!
Quando eravamo piccole, io e mia cugina Lissy, giocavamo a «Povere». Costruivamo una capanna di fortuna ai piedi del suo letto e trascorrevamo il pomeriggio nell'indigenza. Felici. Probabilmente era la consapevolezza di recitare semplicemente una parte, a rendere accettabile ed eccitante una condizione che nella realtà può soltanto definirsi 'disperata'; d'altro canto, l'idea di interpretare il ruolo delle miliardarie, non stimolava per niente la nostra creatività. Anche oggi non riesco ad immaginarmi protagonista di una vita lussuosa e piena di stravaganze: la grande ricchezza di cui posso già godere, non ha nulla a che vedere con il denaro.

sorelle prato 1280… Ma poniamo il caso che Osvaldo avesse la meglio sulla mia abilità di portargli sfortuna e, disgraziatamente, azzeccasse tutti i numeri necessari a trasformarlo in 'Zio Paperone'. Che ne sarebbe di lui? Che balzano destino toccherebbe alla nostra famiglia? Già ci vedo smarriti nel mondo dell'abbondanza; improvvisamente incapaci di assaporare il gusto delle piccole conquiste quotidiane; sopraffatti dal profumo accattivante del benessere imperituro; magicamente trasformati in avidi contabili del nostro patrimonio!

Mio marito ha le idee chiarissime al riguardo: «Smetterei di lavorare e pescherei dalla mattina alla sera!» Perché gli uomini la fanno sempre così facile? Vivere da persone benestanti è molto faticoso; vuol dire adottare un comportamento lussureggiante, in ogni circostanza: significa parlare con la erre moscia anche nel sonno, sorseggiare champagne a colazione, indossare vestaglie di seta e ciabattine leopardate, frequentare «Il Salone delle Meraviglie»…

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Sono una donna 'che stira cantando' e si fa la piega in casa! Come può pensare, Osvaldo, di rendermi felice stravolgendo completamente la mia umile esistenza? Novella Cornelia, esibisco gioielli ben più preziosi di catene d'oro e di gemme e li cresco con attenzione e amore, insegnando loro che il denaro non è tutto ma che la ricerca spasmodica di un coniuge facoltoso che in futuro possa prendersi cura anche dei bisogni dell'anziana suocera caduta in miseria, dev'essere la loro priorità!

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